Combatti la Destra con la destra

Sui social una valanga di pubblicità relativa alla cosiddetta "opposizione" tenta di convincere i riottosi elettori, di usare il voto utile. 

L'argomento ormai stantio è il solito: contro l'avanzare della Destra meloniana-berlusconiana-leghista bisogna gettarsi mani e piedi sul cosiddetto "campo largo", ossia,  PD, 5STELLE, CALENDIANI, VERDI SINISTRI e, ALL'OCCORRENZA,  ITALO VIVI-MORTI renziani.

 

Questo campetto piuttosto riottoso e ridicolo dovrebbe rappresentare la cosiddetta "opposizione" alla destra dilagante.

Ma se analizziamo le singole componenti scopriamo che: la principale forza, il Pd, è nient'altro che un comitato d'affari corrotto dalla testa ai piedi, che ama gestire fette di potere e di privilegi, e che in politica estera rappresenta la brutta copia del Partito Democratico guerrafondaio amerikano, ossia la punta di diamante dell'imperialismo più feroce.

I 5stelle dopo la svolta draghiana hanno abiurato, con la diretta complicità del comico Grillo, tutto quanto era il progetto originario di Casaleggio senior, finendo tra le braccia di Draghi e delle elites che spadroneggiano in questo sciagurato paese.   Dopo quella svolta ignominiosa, hanno tentato il rilancio rinunciando alla gestione collettiva, per sposarne una verticistica, trasformandosi in un partitino piramidale  diretto da Conte. 

La visione politica è sempre vacillante, oscillante e insicura, tipica di una formazione che non è nè carne nè pesce, nè tantomeno verdura. 

L'unica cosa che riescono a dire è che sono (a parole) contro la guerra (eh, va bè!), mentre votano di tutto e ingoiano qualunque cosa, e che sono onesti ( e ci mancherebbe!), al contrario di quelli che vengono presi con le mani nel sacco.

Su verdi e sinistri non c'è nulla da dire, sono insignificanti.  Basta dire che sono diretti da un certo Speranza che è incommentabile.

Calenda e Renzi sono dei reazionari senza se e senza ma.  Nel campetto largo, sono quelli che "rubano il pallone e se ne vanno", lì potrebbero fare solo  i raccattapalle.

 

Insomma si tratta di un'opposizione che tale non è.  Di cosa si vuol parlare con questi relitti politici, con questa armata brancaleone???

 

E' finta opposizione, compiacente con la Nato, l'America, l'UK, la Ue e persino il FMI, è subordinata come una qualsiasi borghesia piccola piccola compradora ai "desiderata" americani,  

Non ha contenuti di vera opposizione, né contenuti sociali degni, solo qualche belletto per far confluire un po' di voti di speranzosi elettori disarmati culturalmente.

Non si può combattere l'ondata di destra reazionaria, filo Nato, filoeuroatlantica con una speculare formazione che vanta gli identici afflati politici.

Le lobby delle armi e della finanza preferiscono, (almeno per ora) i guerrafondai di destra, ai guerrafondai di "sinistra".

Sul termine "sinistra" abbiamo già detto in altri articoli che questo termine è il più equivoco che si possa articolare.   La sinistra ha storicamente avallato molte guerre e le ha sostenute, anche in tempi recenti, perché, in fondo, si tratta di un aggregato politico ambiguo.

Un tempo, quando i termini linguistici non avevano subito una modificazione genetica, i socialisti e i comunisti, erano un'altra cosa, ben distinta dalla cosiddetta "sinistra", poi nel corso del novecento, la lingua è entrata nel frullatore ideologico del post moderno e qualsiasi cosa ha mutato il suo significato originario, in una babele linguistica che è un minestrone concettuale che non fa capire nulla!

Per fortuna i fatti hanno la testa dura, una cosa molto chiara è emersa per coloro che hanno tempo per capire e mente aperta:  NON SI PUÒ COMBATTERE LA DESTRA REAZIONARIA, CON UNO STRUMENTO FINTO CHE È SPECULARE.

Inoltre la condizione semicoloniale che in Italia è particolarmente marcata, impedisce la nascita di un'organizzazione di massa VERAMENTE  alternativa.

La prima serie di parole d'ordine di una forza antagonista al sistema dovrebbe essere: indipendenza, sovranità del proprio Paese, via le basi Nato, salvaguardia della Pace, nessuna partecipazione alle guerre degli Usa e delle lobby finanziarie-militari, sviluppo di un vero antimperialismo e anticolonialismo (foriero di lutti e di oppressione senza fine); e in politica interna, vera democrazia: con conseguente redistribuzione della ricchezza, tutela della salute pubblica e dei beni comuni.

Senza questo minimo comune denominatore non c'è che l'apparire di misere figurine patetiche nel teatrino della politica.

 

 

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