Risvegli?

Dopo la sbornia teleologica dell'avvento del "sol dell'avvenire", unitamente alla predizione sballata del "crollo automatico del Capitalismo", creduta fideisticamente da certa liturgia deterministico-comunista, si è passati alla delusione cocente  per via della smentita messianica.   Dalla delusione sono derivate due forme principali (non le uniche) di risposta alla crisi  identitaria e di queste ci occuperemo:

  1.  la rassegnazione e la ritirata intimista nel "proprio privato"
  2. il nichilismo di ogni valore creduto fino ad allora.
  • il primo tipo di atteggiamento verso la sonora sconfitta ha condotto ad un ritirarsi dal mondo, una forma di salvataggio epicureo, per cui chiudersi "in un giardino" è stato un modo per salvarsi, come presa d'atto dell'impossibilità, qui ed ora, di modificare la realtà e lo stato di cose presenti.
  • la seconda forma invece ha comportato la perdita di qualunque misura valoriale, l'annichilimento e relativizzazione assoluta  di ogni verità, l'uniformarsi al modello sistemico esistente, fino allo schierarsi apertamente a favore del sistema vincente ( capitalismo vs comunismo) e diventarne i corifei più fedeli.

Per chi era già accorto e critico per i nodi cruciali relativi ad una valutazione complessiva dell'applicazione pratica del socialismo, non vi è stata "delusione" perché non c'era prima un'illusione.  Chi ha compreso il messaggio di Marx sa che la spinta verso l'alternativa al mondo capitalista, sta nella ricostruzione di una prospettiva comunistico-comunitaria non scontata e non rituale.

Ma a fare confusione c'è la identificazione tra comunismo e "sinistra" due concezioni per nulla da confondere, tanto che né Marx, né i comunisti autentici conseguenti hanno mai confuso.  La definizione "sinistra" non coincide per niente coi termini socialista, comunista, che avevano un significato storicamente differente.  La confusione terminologica NON  è solo un problema semantico, perciò occorre rimettere i termini in forma corretta.   (la sinistra che vota i crediti di guerra, o che attacca i lavoratori e i loro diritti, e quella che bombarda la ex Jugoslavia o che partecipa con entusiasmo alle guerre neo coloniali,  non c'entra nulla col comunismo).

 

Infatti, tornando alla questione del disincanto: la cosiddetta "sinistra" incarna in pieno questa deriva nichilista e il suo credo è riducibile ad alcuni punti fondamentali:

  1. Il comunismo è morto definitivamente in ogni sua forma passata e futura,
  2. Credo nel Capitalismo e nel suo mercato, unico Dio, nella concorrenza e nella competizione quale forma di progresso umano
  3. Credo nelle istituzioni capitalistiche (banche, apparati, funzioni, leggi, tribunali,  agenzie formative, assemblee elettive, deleghe parlamentari, apparati di ordine pubblico e di pena), rispetto in modo totale i suoi funzionari
  4. Aspiro a diventarne parte integrante e attiva e a difendere l'ordinamento di questo stato di cose presenti e di combattere chiunque voglia metterlo in discussione
  5. Le disuguaglianze possono e devono essere attenuate attraverso la ricomposizione derivante dall'azione dei rappresentanti elettivi e attraverso la competizione elettorale
  6. L'esperienza del passato "socialismo reale" è una tragedia per la società e va abiurata, in quanto totalmente negativa sotto qualsivoglia profilo sociale ed economico, va  relegata nel dimenticatoio e spazzata via dalla Storia
  7. Si deve apprezzare e sostenere il modello sociale americano che la patria della più ampia democrazia e ispira e incarna i valori della tradizione giudaico-cristiana dalla quale discende la cultura occidentale.  L'unica democrazia veramente tale e migliorabile,  anche se umanamente imperfetta.
  8. La scelta euroatlantica è irreversibile poiché attua la missione progressista di esportazione universale dei veri valori democratici ed umani.
  9. Gli Usa, l'Europa, Israele, sono baluardi e presidi democratici, in quanto vere democrazie, in antitesi alla barbarie delle dittature vigenti in gran parte del mondo.  L'Occidente così conformato deve combattere i paesi antidemocratici, ovvero le "dittature spietate", quali Cina, Russia, Iran, ecc... che negano ogni libertà individuale e non garantiscono la libertà di espressione, di stampa, né tantomeno, il manifestarsi libero dei costumi sessuali e dell'orientamento di genere. 
  10. La difesa dei nostri valori passa anche attraverso l'uso della forza che, in taluni casi, deve essere impiegata col supporto dell'Organizzazione della difesa Nord atlantica (NATO) quale garanzia di stabilità negli equilibri geopolitici mondiali.  In ogni caso va perseguita la via della Pace, anche con mezzi coercitivi,  per salvaguardare le popolazioni vittime della barbarie.
  11. L'immigrazione è una piaga causata da guerre, carestie, sottosviluppo e la civiltà occidentale deve fornire un supporto umanitario,alle persone migranti, regolandone, però, il flusso affinché non diventino preda dei trafficanti umani.  

Qui si è volutamente utilizzato un tono sarcastico per mettere a nudo alcune delle convinzioni che emergono da molti esponenti della cosiddetta "sinistra", specialmente da quelli che dopo aver rinnegato il proprio passato, hanno fatto emergere le loro vere profonde convinzioni (convinzioni che erano nel loro patrimonio psichico, mascherate da militanza a sinistra).

Le linee di condotta e di pensiero di molti personaggi che hanno calcato e tutt'ora frequentano assiduamente le scene dei "salotti buoni" del circo mediatico, ricalcano questa schematica sintesi.

Non si parla, in questo caso, di chi (in perfetta buona fede) si è semplicemente adeguato al sistema vigente, bensì di quelli che facevano i "rivoluzionari fasulli a tempo pieno" ed ora pontificano nei mass media o sui fogli reazionari della peggiore risma.  (non c'è bisogno di far nomi, chi ha memoria può agevolmente capirlo da sé).

Si tratta di un florilegio di bestialità e di amenità da personaggi senza scrupoli e di intellettuali semicolti, che ripetono ossessivamente il mantra osannante del "migliore dei mondi possibile" e si comportano come giannizzeri del potere in cambio di riconoscimenti e di prebende di vario genere.

Si tratta di una rottura epistemologica con il pensiero emancipatore che si è sviluppato nel corso di due secoli, da Marx fino alla dissoluzione del blocco sovietico, che ha gettato nella pattumiera il bambino con l'acqua sporca,

Molti di questi "saltatori del fosso", che prima credevano ciecamente e, spesso, erano i sacerdoti più fedeli del loro passato liturgico, sono saltati a piè pari nel piatto sulla tavola imbandita dal Capitale felici di farne parte.

Bisognosi di nuovo Dio e di un nuovo "credo", hanno volentieri trasmutato i loro valori e la loro visione del mondo.

 Naturalmente, non erano comunisti prima anche se si autodefinivano tali e non lo sono mai stati.

L'essenza del comunismo è profondamente comunitaria, solidaristica, cooperativa, universalistica, non egoistica, infine profondamente antimperialista e anticapitalista, contro il neo colonialismo di marca suprematista-razzista, fuori da ogni idea di sopraffazione e sfruttamento dell'uomo sull'uomo, chi si ritiene convintamente comunista, deve essere robustamente dotato di una capacità essenziale: la capacità critica, dialettica, NON fideistica, e non può rinnegare questi sistemi valoriali.   

Senza queste caratteristiche e questi tratti distintivi parlare di comunismo è fuorviante, perché il comunismo NON  è una religione, se in certi casi, lo è diventato  (lo Stato socialista quando è divenuto "Chiesa" e il Partito quando è divenuto il suo "clero"), si trattava di un puerile tentativo di ammansire le masse, contrario allo spirito originario di Marx, perciò destinato a perdere.

Le forme che si sono presentate storicamente hanno mostrato molte contraddizioni e molte pecche, ma ciò non significa che la Storia umana sia conclusa nell'orizzonte capitalistico come Fine Ultimo dell'umanità, e che non si debba più  combattere per cambiare radicalmente lo stato di cose presenti. 

Per i comunisti e coloro che ritengono il progetto originario depurato dalle lacune e dalle distorsioni operate, un'ipotesi ancora valida e fondata, occorre gettare alle ortiche alcune false etichette e valutare quali elementi sono davvero dirompenti per il sistema imperialista e neo colonialista.

 

 

 

 

 

 

 

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