Bambole di pezza

Forse in questo tramontato occidente, dominato da affaristi, razzisti, parlamentari corrotti fino al midollo, faccendieri, azzeccagarbugli, comitati d'affari guerrafondai, insomma da buona parte della schiuma della Terra, le immagini che giungono attraverso alcuni canali internet di bambini massacrati, fatti a pezzi da bombe di 900 kg, scagliate su aree sovraffollate devono sembrare giocattoli come quello nella foto.

Invece si tratta di bambini che avrebbero avuto una vita intera davanti a loro e ora giacciono tra le braccia dei loro genitori o dei soccorritori straziati dal dolore.

Se non fossimo sgovernati da rappresentanti indegni, corrotti e servi, se in Europa ci fossero dei politici degni di questo nome, capaci di incatenarsi agli scranni fino a costringere TUTTA L'EUROPA  a percorrere la via diplomatica e ad imporre ogni misura ai carnefici, la vita dei bambini di Gaza sarebbe meno in pericolo. 

Invece siamo costretti a vedere scorrere le immagini di bimbi che ormai giacciono inermi o avvolti nei sudari senza più una speranza di vita.       Che Israele sia uno stato dove la crudeltà è di casa è cosa nota.

Ma nel main stream occidentale si racconta ancora la favoletta della democrazia di cui Israele sarebbe paladina.

E' una narrazione di comodo creata ad arte. 

La realtà è ben diversa: la dominazione israeliana è pervasiva, si impone anche nella normale vita quotidiana, i palestinesi dipendono dai permessi di lavoro, di uscita, di iscrizione, ecc..,  si tratta di un neocolonialismo forgiato sulla tracotanza, dove i diritti sono finzione pura.

Israele controlla l'acqua che in una regione arida è un tesoro inestimabile, attraverso il controllo dell'oro blu, può decidere di aprire o chiudere il flusso secondo i propri capricci, assetando uomini e animali, in modo che l'intera economia agricola palestinese sia assoggettata e servile.

Il regime di apartheid si conforma alla dottrina veterotestamentaria, questa promuove la generale giustificazione di ogni violazione di qualunque legge umana, dato che secondo i sionisti e gli ebrei estremisti, il "popolo eletto" può assoggettare chiunque secondo la volontà del Dio degli eserciti e della spada, unica Legge Divina riconosciuta, mentre le leggi degli uomini valgono solo per gli altri popoli.   Una visione di demenza suprematista senza limiti che esplica la sua virulenza su chiunque osi contraddirla.

Addirittura nella Knesset ci sono esponenti che si vantano della distruzione dei palestinesi e che ritiene il massacro degli innocenti qualcosa di legittimo, anzi opportuno.

Da questo verminaio di deliri nasce ogni politica dello Stato cui, è triste dirlo. la maggioranza degli ebrei non si oppone, anzi plaude.

Ma che il delirio israeliano sia in piena acme è quasi ovvio, piuttosto quello che sgomenta è che nessuna nazione del cosiddetto Occidente democratico faccia qualcosa per arginarlo.

Anzi assistiamo a un'Europa che solidarizza coi massacratori in virtù del luogo comune, facile alibi, che si tratta di "una democrazia che si sta difendendo"!

La verità è che il grado di corruzione morale ed etica dell'Europa è giunto al punto di rovesciare qualunque logica, un po' per paura, un po' per vigliaccheria e servilismo verso il Grande Protettore di Israele ossia gli Usa, che siano democratici o repubblicani.

Se i governi occidentali fossero davvero democratici e interessati alla democrazia, potrebbero chiudere la questione di Gaza in poco tempo, costringendo Israele a ritirarsi o ridurla a "miti consigli", avendo la diplomazia sufficiente e le leve economiche adeguate.  Se non lo fa è perché ne è complice.

I popoli sono contro la guerra per ovvie ragioni: sono i civili, in primis donne e bambini, che pagano il prezzo più alto nelle guerre moderne, i governi invece se ne stanno al riparo nei loro palazzi dorati.

Prima ci si accorgerà dello scempio di intere generazioni mandate al massacro, prima ci si libererà delle lobby guerrafondaie e dei loro tirapiedi parlamentari, meglio sarà per l'intera umanità.

I requisiti della pace ci sono, come la possibilità di vivere senza le diseguaglianze, le servitù, le schiavitù, i colonialismi, ma per raggiungere un simile traguardo bisogna sbarazzarsi di certe rappresentanze disumane, moleste, assassine.

 

       

 

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