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Governo Conte, la vera posta in gioco

 Comunque vada, qualunque sia la conclusione di questa studiata, apparentemente "folle", crisi di governo innescata dal mentitore seriale Renzi, mercenario per conto di Confindustria e lobby finanziarie criminogene, la vera posta in gioco si vedrà tra poco.

Milioni di cittadini stanno subendo la crisi economica al limite della sussistenza e della resistenza umana.

Si tratta di persone prive di qualunque sicurezza, in balìa delle tempeste economiche.

Il REDDITO DI CITTADINANZA, la prima misura popolare dopo decenni di politiche sanguinarie, è una misura necessaria, ma insufficiente.    Ci sono milioni di persone che non hanno un futuro, c'è un Sud Italia totalmente abbandonato a se stesso, ci sono migliaia di licenziamenti che appena scadrà la copertura data dal Governo, verranno scatenati da un padronato inferocito e miope.

La vera posta in gioco per il Governo Conte sarà proprio questa: o riuscirà a rilanciare un grande programma di investimenti pubblici per il risanamento del Paese e il futuro dei giovani, o sarà la catastrofe sociale ed elettorale per la compagine governativa.

Occorre un programma di investimenti per opere di messa in sicurezza del territorio, per una agricoltura green, per il controllo pubblico dei grandi Beni Comuni (Istruzione, Ricerca, Acqua pubblica, trasporti, autostrade, informazione radiotelevisiva pubblica, Ambiente, patrimonio culturale e architettonico, ecc..)

per le politiche energetiche con fonti rinnovabili, per trasporti pubblici a misura dei bisogni collettivi, non inquinanti e tratte frequenti; occorrono interventi sulle dorsali digitali che non dimentichino i piccoli borghi e che diano una connettività ampia a tutta la popolazione a prezzo politico; interventi di semplificazione burocratica per l'avvio delle attività giovanili; digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e dell'apparato giudiziario, con strumenti e reti dialoganti; rimodulazione delle aliquote fiscali a vantaggio di una reale redistribuzione della ricchezza prodotta.

Questi sommariamente sono alcuni dei nodi da sciogliere immediatamente da questo Governo.

La Destra ciancia a sproposito di cambiamento di rotta quando non è in grado di affrontare uno solo di questi nodi: non lo ha mai fatto pur stando tanto, troppo, tempo al governo. Nè lo farà mai.

Se il Governo Conte, col Presidente del Consiglio più stimato, da molti decenni a questa parte, non metterà a frutto la sua popolarità per attuare un piano strategico ultrapopolare (rivoluzionario di questi tempi, tempi bui)

segnerà la sua fine.

Dietro l'angolo ci potrebbe essere la rabbia di frange fomentate dalla Destra, ci potrebbe essere un Sud esasperato dalla disoccupazione dilagante, un esercito di precari senza futuro, una moltitudine di partite Iva senza reddito e senza lavoro.

Tutto questo rappresenta una polveriera pronta ad esplodere come una Santabarbara.

Per disinnescare la miccia, occorrono fatti.

FATTI, proposte attuate, non annunci.  occorrono misure concrete.

Ad esempio la misura del 110% è stata una buona intuizione per il rilancio dell'edilizia conservativa, MA...

c'è un Ma grande come una montagna, la misura è lenta, farraginosa, insidiosa e piena di orpelli burocratici (che rischiano di deprimere anziché stimolare la ripresa dell'edilizia conservativa), tutto il procedimento ha richiesto mesi per essere persino compreso dagli addetti ai lavori; un tempo intollerabile e semplificabile, mantenendo il rigore delle finalità. 

Occorre fare presto ad attuare un Piano Nazionale che non sia come quello citato. 

Occorre fare in modo che la rimodulazione della tassazione a vantaggio dei ceti medi e medio bassi, favorisca un gettito da impiegare per le giovani generazioni, insieme ad una parte cospicua del Recovery Fund.

Se Conte, i 5stelle, i loro alleati, si daranno una mossa per realizzare un Piano Strategico Straordinario conquisteranno la gloria del sostegno popolare, se perderanno tempo, se si impantaneranno nelle scaramucce di Palazzo, finiranno nell'ignominia.

Speriamo che non perdano tempo, visto che non ce n'è,  dando importanza ad un manipolo di renziani qualunque e alle lobby assatanate che gettano benzina sul fuoco.

 

Dato che Conte è una persona perbene e i 5stelle pure, si spera che non si lascino irretire e distrarre dal loro compito storico. 

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